Tuesday, April 21, 2009

In Lingua Sacra

Lo scrittore Erri De Luca, autore di romanzi ma anche di traduzioni di libri dell'Antico Testamento dall'ebraico, sostiene che si debba tradurre la Bibbia in una lingua altra, in Lingua Sacra, e non necessariamente sforzarsi di tradurre in lingua comune, per non semplificare, per mantenere le asprezze e le dissonanze anziché addolcirle.

La Chiesa Cattolica dopo il Vaticano II ha scelto l'adozione delle lingue comuni ed ha promosso la traduzione della Bibbia e poi degli aggiornamenti periodici della traduzione ufficiale per una data lingua. E' dallo scorso anno adottata una nuova traduzione della Bibbia CEI in italiano.
Io me ne sono accorto poco alla volta, ascoltando le letture a Messa e registrando dei piccoli scarti, all'inizio dubbi, ma poi quasi certezze sui brani più orecchiati.

Da allora ho iniziato ad andare a Messa con un vecchio Messale di mio padre edito dalla SEI nei tardi anni '70, con il suo ausilio posso ascoltare le nuove parole, scorrendo le vecchie, così le differenze risaltano immediatamente e non sono mascherate nelle stratificazioni dei ricordi.
Le principali differenze consistono in sostituzioni di verbi, aggettivi, brevi sintagmi, piccoli cambiamenti. Termini desueti per me indissolubilmente alla Bibbia ora scompaiono per fare spazio ad altre assonanze. A volte belle sorprese, altre meno.

Nella seconda lettura di ieri (19.04.09), 1Gv, un "nato" diventa "essere generato" che fa eco ad altre occorrenze di "generato" nella stessa frase. Meno chiaro perché il Gesù che "stette in mezzo a loro e disse" apparizione agli Apostoli nel Cenacolo senza e con Tommaso, vangelo Gv, diventa "stette in mezzo e disse", mi suona strano.

Una sorta di lieve terremoto, di slittamenti semantici e sintattici, che richiederanno anni per stratificarsi nella nostra memoria, come già la versione precedente. Io sono nato durante il Concilio ed ho vissuto tutta la formazione e la vita successiva nel post Concilio. L'italiano e' per me l'unica Lingua Sacra, per cui il Motu Proprio di Benedetto XVI del 2007 per ripristinare la liturgia di Pio V in latino mi e' parso alieno, fuori dal tempo.

Non so le motivazioni che hanno portato alla Nuova Edizione della Bibbia CEI del 2008, siano legate ad una maggiore aderenza agli originali greci ed ebraici o forse un aggiornamento linguistico, probabilmente entrambi.

Mi immagino online si possano trovare delle informazioni per capire, per ora continua per me il gioco della scoperta e forse prima o poi vorrò acquistare una Bibbia o un messale aggiornato.

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