Tuesday, March 31, 2009

Vita da Pendolare

Mi è andata male. Ero uscito dall'ufficio pieno di speranza, gli SMS verso GTT mi aveva fatto scegliere la fermata autobus più vicina, il 62, anziché i dieci minuti di passeggiataveloce verso la fermata del 60. Il mezzo era arrivato dopo pochi minuti, persino vivibile, in piedi ma non stretto comeun'acciuga. Avevo trascorso i 20-25 minuti di percorso immerso nella lettura, poi a piazza Massaua ero sceso. Attraversato il corso correndo per non perdere il verde pedonale, fino alle scale della metropolitana, per poi bloccarmi del tutto, basito, i cancelli ne bloccavano l'ingresso.

Di colpo tutto è crollato, la speranza di prendere il treno e di arrivare a casa non troppo tardi, tempo per mangiare cena, giocare un poco e poi uscire per unariunione. Per raggiungere la veloce metropolitana mi ero allontanato dal centro, ora la triste scoperta diuno sciopero che non sapevo e come me molte altre persone che ingorgavano le fermate degli autobus adiacenti. Io mi sentivo perso, un disastro insomma.

È iniziato un periodo di sospensione, di incertezza, che strada fare, che autobus prendere, ce ne sono voluti 4, con alternanze di rabbia e di scoramento, dopo altri 40 minuti ero finalmente in stazione. Avevo perso 3 treni in successione ed il prossimo sarebbe stato dopo altri 25 minuti.

Ho telefonato a casa dicendo che avrei mangiato instazione e mi sono diretto verso Mr. Panino. Una grande tristezza mentre sceglievo un panino calabrese, delle patatine e una fanta. Mi serviva una persona gentile,penso di origine indiana. Non posso dire di aver mangiato, ma solo trangugiato, con uno sguardo ossessivo all'orologio ed il disagio delle mani unte dal cibo. Altro che Slow Food, nel regno della fretta e del tempo perduto non abbiamo diritto a tanto, più appropriato lo squallido di questo non-luogo, con altre persone assorte e raffazzonate come me.

Il pensiero dallo squallore della stazione, ironia è stata appena inaugurata la ristrutturazione, ma come ben sappiamo in Italia era solo uno scherzo. È vero, l'edificio ciclopico di chiara origine fascista è stato rimodellato con soppalchi, aiuole fittizie, e lunghe corsie di vetrate, ma tutto rigorosamente sigillato, solo gli adesivi deifuturi negozi ammiccano ad un futuro di shopping mall. Anche le tante scale mobili sono illuminate, ma ferme, fioriere di ligustro ne bloccano gli accessi. In fondo fornirà l'occasione per una secondo o una terza inaugurazione, tipica moda italiana.

Ora il treno procede lentamente verso Sud, il cambio dell'ora concede ancora un po' di luce. Guardo amareggiato e con un peso sullo stomaco fuori dal finestrino.

Vita da pendolare.

Thursday, March 26, 2009

Le recensioni di Sergio B

A volte si fanno delle scoperte legate alle persone che conosciamo; ognuno di noi ha delle passioni, degli hobby e spesso li si scopre per caso.
Incontro Sergio B spesso, sia nei meandri dell'ufficio dove lavoro, sia sul treno o in macchina, entrami pendoliamo da Torino verso la Provincia Granda. L'altra sera in treno accenna al fatto che ha scritto una recensione e che mi mandera' il link, eccola.
Visitando il sito scopro una miniera, ha scritto 381 recensioni di film e libri, qui. Un tesoro da tenere sott'occhio, complimenti Sergio.

Thursday, March 12, 2009

Why the global economy collapsed?

An article I read on WIRED (mar'09) by Felix Salomon is raising discussions on blog's and newsgroup's, the title is The Recipie For Disaster, the focus is the hidden reason behind the financial disaster that collapsed the global economy.

The article shows a formula, known as Gaussian copula function, published by David.X Li in 2000, see paper here and exploited by investors and rating agencies to assses financial risks.

The article explains why the formula became very appealing in the financial world to create and reat new financial devices. It recently turn out to be flawed and with it all financial market.

The article is not blaming the inventor the wide use done by the financial world, for managers and quants, it was a great simplifications, but nobody searched for its pitfails before it disrupted the world economy.

In the following paper in WIRED (mar'09), The Reading for Recovery, a manifesto advocates more transparency of data to be shared, which will allow people to cruch them and evaluate them to create a self-regulating financial system.

Wednesday, March 11, 2009

Primo Levi di Philippe Mesnard

Un libro prima da sfogliare se amate Levi, o volete iniziare a conoscerlo, o solo per vedere le tante immagini che lo accompagnano. Già in copertinaun Levi giovane, forse ventenne o poco più, con gli occhi socchiusi dalla forte luce, i capelli spettinati ed un accenno di sorriso, le mani in tasca, una camicia rigata dall'ampio colletto con sopra uno strano giubbotto con la chiusura da un solo lato.

Nel libro poi lo vediamo bambino in braccio alla mamma o con la sorellae le cugine, a scuola nelle foto di classe fino a quella seria e composta del Liceo D'Azeglio di Torino, poi con amici in montagna, anche Alberto Salomoni e Sandro Delmastro, caduto nel '44 come primo comandante del Partito d'Azione, entrambi descritti nel Sistema Periodico e in altri scritti. Poi i volti sorridenti delle amiche Vanda Maestro e Luciana Nissim arrestate con lui dai miliziani in Valle d'Aosta, e poi internate a Fossoli in Romagna a fine gennaio 1944 e di lì in uncarro bestiame blindato dall'esterno con destinazione Auschwitz il 22 febbraio 1944. Vanna verrà gassata durante la grande selezione di ottobre che Levi ha descritto in Se questo è un uomo, lui sopravvivrà ed anche Luciana. Poi le foto del dopoguerra, della Duco di Avigliana e della Siva di Settimo Torinese e le tante dei suoi interventi pubblici dagli anni '60 fino alla fine.

Belle anche le riproduzioni delle sue poesie, delle copertine dei suoi libri, della cartolina che Levi scrisse ad Auschwitz e diede al muratore fossanese Lorenzo Perrone (mio compaesano) e che fu recapitata a Bianca Guidetti Serra e da lei alla famiglia. Ovviamente non abbiamo la risposta recapitata da Perrone a Levi di certo distrutta perché gli sarebbe costata la sua vita.

Di certo anche il testo va letto, è molto interessante, stringato fino al limite in alcune parti solo abbozzate, molto articolato in altre, ad esempio quando spiega l'evolversi della scrittura di Levi e dei suoi libri.

Fa effetto vedere l'ampiezza della bibliografia degli scritti di Levi: libri, poesie, articoli, riduzioni delle sue opere per il teatro o per la radio, ma poi i tanti studi su di lui, le biografie, gli articoli, un mare in cui di certo cercherò di proseguire il cammino. In USA recentemente ho cercato in più e più librerie la biografia edita solo in inglese di Ian Thomson, dovrò cercarla online se vorrò leggerla.

La scrittura di Levi mi colpisce sempre, ne apprezzo le riflessioni, il modo in cui le espone. La profondità dell'ultimo saggio I sommersi esalvati, scritto poco prima della sua morte.

L'altra sera alla stazione di Porta Nuova ho cercato e ritrovato la lapide di un anniversario dell'Aned che porta una frase di Levi, l'immagine era nel libro e la riconoscevo familiare avendola vista centinaia di volte. A Settimo Torinese un traliccio dell'ENEL riporta grandi le cifre del numero tatuato sul suo braccio, io tutte le volte che sono stato a Boston sono andato al Monumento alla Shoà con le sue torri di vetro che fumano vapore acqueo e raccolgono incisi tutti i numeri dei di morti nei campi di concentramento. In una di esse è incisa una frase di Levi con il suo numero.

Non sono ancora sceso fino al 75 di Corso Re Umberto a Torino, casa in visse, anche se a pochi isolati dalla stazione che frequento ogni giorno, ci andrò e poi forse cercherò di entrare nell'androne per vedere al tromba delle scale da cui cadde.

Le sue parole mi mancano ...

Tuesday, March 10, 2009

Finding Nemo / Alla ricerca di Nemo

Stiamo preparando uno spettacolo per bambini ispirato al film "Finding Nemo", "Alla ricerca di Nemo".
Ho trovato un copione in lingua inglese, vedi qui, (English screenplay, here) che ho cercato riscritto ascoltando la versione italiana del film, eccola qui (my Italian screenplay of Finding Nemo).

Two languages: Italiano, English

This Blog will alternate interventions in two languages: my shaky and bogus English or scritti in Italiano, altrettanto imperfetto.

Friday, March 6, 2009

TechTalk @ Google

Today I gave a TechTalk @ Google.

The YouTube video for this talk can be seen on YouTube here.
The slides are available here.


A previous related talk that I gave at Google on March 3, 2008 can be seen on YouTube here.
The slides for this older talk are here.