In questi giorni di vacanza ho avuto modo di leggere alcuni libri sul Concilio Vaticano II, lo scopo e' di prepararsi al Convegno che l'11/12
gennaio si terrà a Fossano dal titolo "Si è fatto giorno dall'aurore del Concilio al Tempo che viene", tra i relatori padre Elmar Salmann
osb, teologo benedettino dell'abazia di Gerleve e docente presso il
Pontificio Ateneo S.Anselmo e l'Università Gregoriana.
Del primo libro letto ho già detto, si tratta del libro di Adriana Valeri: Madri del Concilio, Ventitrè donne al Vaticano II (ed. Carocci),
resoconto vivace dell'invito a 23 donne, religiose e laiche, di
partecipare come uditrici alla III e IV sessione del Concilio Vaticano
II. Il libro lasciava l'impressa la novità del concilio e le tante
speranze di cambiamento possibili e molte di esse messe in opera, anche
nei confronti della figura della donna.
Il secondo volume è un gioiello per densità e chiarezza, è di Giuseppe
Ruggieri, Ritrovare il concilio (ed. Einaudi). La domanda di fondo è
cosa ha da dirci un evento di cinquant'anni fa per il futuro? E perché
tanti vogliono rimuoverlo? L'autore con maestria ripercorre i temi
principali, l'evento, la parola di Dio, la storia, la chiesa e gli
altri. Il quadro che ne emerge rende evidente quanto siamo figli di
quell'evento. Quanto di quello che viviamo nella vita della Chiesa e
nelle nostre vite dipenda direttamente dalle riflessioni e dalle
innovazioni di allora. Resta amaro il pensare all'oblio in verso cui il
Concilio in occasione del 50^ dall'apertura sia finito segno concreto di
una sconnessione presente nella vita della Chiesa di Roma anche e
soprattutto nei confronti di se stessa.
Ultimo è la Breve storia del Concilio Vaticano II di Giuseppe Alberigo
(ed. Il Mulino) che negli ultimi anni prima della morte avvenuta nel 2007 ha
voluto rendere accessibile l'immenso lavoro di storico del Concilio a
tutti, soprattutto alle nuove generazioni, che di quell'evento non hanno
memoria. Ecco un itinerario che permette di riprecorrere le attese e le
speranze a seguito dell'annuncio di Giovanni XXIII il 25 gennaio 1959,
al tortuoso cammino di preparazione fino all'apertura l'11 ottobre 1962.
Poi, le quattro tappe di speranze, miste ad inquietudini circa gli
esiti, le discussioni, i momenti buii fino alla conclusione l'8 dicembre 1965
ad opera di Paolo VI. Dalla profonda conoscenza
storica emergono i nodi discussi, le attese mancate, le mediazioni, gli
sconcerti e le grandi realizzazioni, messe in essere nelle quattro
grandi costituzioni: Sacrosanctum Concilum sulla liturgia, Lumen Gentium
sulla chiesa, Dei Verbum sulla Parola di Dio e Gaudium et Spes sul
rapporto della Chiesa con il mondo.
Mi ha stupito rendermi conto che le prime S.Messe a cui ho assistito da
bambino erano le prime prove della liturgia rinnovata in lingua
italiana e per me, viste con gli occhi di bambino, sembravano li' da
sempre, ma cosi' non era, bensi' il dispiegarsi di una grande
novità per i miei genitori e i miei nonni. Per noi il mondo della fede
che abbiamo conosciuto sarebbe
inconcepibile senza le novità portate dal Concilio.
Vi invito, se potete a leggerli e in mancanza di tempo potete concentrarvi sul
secondo e aggiungere poi il terzo ed il primo. In seguito, immagino, verrà
anche a voi voglia di prendere in mano il volume marrone, rilegato,
dell'Enchiridion Vaticanum e leggere di prima mano i documenti ufficiali
per ripercorrere personalmente le novità, aiutati dalle parole degli
autori nominati.
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13 years ago